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Alla fine dell'Ottocento milioni di italiani delle regioni settentrionali oppressi da miseria, ignoranza e malattie hanno abbandonato l'Italia appena riunificata da Garibaldi per raggiungere le Americhe. Un'emigrazione organizzata di massa, dimenticata dai libri e dalla cinematografia, concentrate piuttosto su quel che accade dopo l'arrivo nelle Americhe delle ondate di emigranti italiani successive alla Prima e Seconda Guerra, tralasciando così di raccontare come maturò in loro l'idea di andarsene "al di là del mare" e quanto dovettero lottare per poter espatriare.Il romanzo è ambientato nel 1889, in un piccolo municipio della profonda campagna veneta. Racconta una storia del nostro passato che ci aiuta a capire il presente, gli immigrati che vengono in Italia sui barconi e gli italiani che ancora oggi continuano ad emigrare, anche loro in cerca di una vita migliore. A ispirare questa storia è stata la contagiosa curiosità dei nostalgici discendenti degli emigranti veneti, trentini e lombardi di fine Ottocento che popolano il Brasile e sono concentrati negli stati di Espirito Santo, Paranà, Santa Catarina, San Paolo e Rio Grande do Sul.